Premio 2024 | Lorenzo Claris Appiani

NONA EDIZIONE
Lingua TEDESCA

Giuria

Giulia Marcucci - Docente UNISTRASI (Lingua e traduzione russa -
Direttrice del Centro Studi sulla Traduzione) - Presidente
Claudia Buffagni - Docente UNISTRASI (Lingua e traduzione tedesca)
Ilide Carmignani - Traduttrice
Giancarlo Magiulli - Editor

Partecipanti

• Daria Biagi - Anna Seghers
I morti dell’isola di Djal, L’orma 2022
• Valentina Freschi - Boy Lornsen
Robbi, Tobbi e il Vonapè, Lupoguido 2023
• Emilia de Paola - Birgit Birnbacher
Fuori, Mar dei Sargassi 2022
• Cristina Vezzaro - Ulrike Draesner
La traversata, Voland 2023
• M. Latini e G. Quadrio Curzio - Johann Wolfgang Goethe
Reineke la volpe, La vita felice 2023
• P. Celio, C. Costantini, G. Motolese, P. Ruth Pancaldi, B.
Ricceri, S. Siddu, A. Ruchat - Zsuzsanna Gahse
Taccuino delle scribacchiature del sud, Finis Terrae 2023
• Domenico Mugnolo - Zora del Buono
La marescialla, Keller 2022
• Beate Baumann - Julya Rabinowich
E in mezzo: noi, Besa Muci 2023
• Sabrina Mori Carmignani - Rainer Maria Rilke
Elegie duinesi, Passigli 2022

I morti dell'isola di Dal

Primo Premio

Daria Biagi, per la traduzione di

I morti dell'isola di Djal
di Anna Seghers (L'orma 2022)

Motivazione della giuria: per la nona edizione del Premio di traduzione letteraria ‘Lorenzo Claris Appiani’ abbiamo scelto di premiare un'opera tradotta dalla lingua tedesca, che quest'anno è stata anche la lingua ospite al Salone internazionale del libro di Torino, dove – nella cornice dell'Autoreinvisibile curato da Ilide Carmignani – a maggio è stata annunciata la vincitrice del Premio: Daria Biagi per la sua traduzione di “I morti dell'isola di Djal” di Anna Seghers, edito dalla casa editrice L'orma nel 2022. Il volume raccoglie, riorganizzati tematicamente, nove racconti inediti di Anna Seghers pubblicati tra il 1924 e il 1965, di cui quattro nella sezione “Leggende” e cinque nella sezione “Storie”. Si tratta di testi narrativi composti in un quarantennio e assai variegati per genere, temi affrontati e stile; Daria Biagi ha saputo renderli in modo efficace, cogliendo in ogni singolo testo le differenti sfumature stilistiche, la ricchezza lessicale, le puntuali descrizioni realistiche, la plasticità delle immagini della prosa di Seghers. Che si tratti delle atmosfere demoniache dei primi racconti, così come delle coloriture intriganti di nascoste regioni russe abitate da leggendari briganti o di racconti realistici di ambientazione urbana, e ancora di racconti epici, fino all’impietosa descrizione della trasformazione di un giovane inetto in un nazista e infine a carnefice (Come si diventa nazisti), Daria Biagi modula con abile duttilità i diversi registri dando conto dei punti di vista mutevoli dei personaggi e dello stesso narratore, spesso volutamente distaccato e straniato, in una prosa ricca, densa e scorrevole al contempo.

Robbi, Tobbi e il Vonapè

Menzione speciale

Valentina Freschi, per la traduzione di

Robbi, Tobbi e il Vonapè

di Boy Lornsen (Lupoguido, 2023)

Motivazione della giuria: la giuria ha inoltre deciso di attribuire a Valentina Freschi una menzione onorifica per la sua traduzione dal tedesco di “Robbi, Tobbi e il Vonapè” di Boy Lornsen, libro per ragazzi edito dalla casa editrice Lupoguido nel 2023. La giuria premia la felicità della voce italiana di questo piccolo classico del 1967, la resa spigliata e tuttavia rigorosa ed elegante, e la gioiosa creatività con cui sono state restituite le numerose invenzioni linguistiche del testo di partenza. Valentina Freschi restituisce in modo convincente l’entusiasmo e l’incanto con cui il giovane protagonista e il suo amico robot affrontano numerose e stravaganti avventure a bordo di un improbabile veicolo, riuscendo al tempo stesso a dare conto in modo parimenti affascinante della distanza temporale del testo di partenza. In un panorama in cui troppo spesso l’importanza delle traduzioni di libri per ragazzi è sottovalutata, “Robbi, Tobbi e il Vonapè” è un prezioso esempio di come si possa offrire ai piccoli lettori un testo non solo in grado di divertirli e quindi avviarli alla lettura, ma di formarli linguisticamente in maniera eccellente.