Premio 2023 | Lorenzo Claris Appiani

OTTAVA EDIZIONE
Lingua SPAGNOLA

Giuria

Giulia Marcucci - Docente UNISTRASI (Lingua e traduzione russa -
Direttrice del Centro Studi sulla Traduzione) - Presidente
Barbara Bertoni - Traduttrice
Ilide Carmignani - Traduttrice
Beatrice Garzelli- Docente UNISTRASI (Lingua e traduzione spagnola)

Partecipanti

• Francesca Lazzarato - Aurora Venturini
Le cugine, Sur 2022
• Valerio Nardoni - Pedro Salinas
La voce a te dovuta, Passigli 2022
• Bruno Arpaia - José Ovejero
Insurrezione, Voland 2022
• Giovanni Barone - Daniel Saldaña París
In mezzo a strane vittime, Arcoiris 2022
• Massimiliano Bonatto - Vanessa Londoño
Assedio amicale, Alessandro Polidoro Editore 2022
• Massimiliano Bonatto - Fernanda Trias
Melma rosa, Sur 2022
• Martina Cocchini - Fabio Morabito
Il lettore a domicilio, Il Margine 2022
• Andreina Colon Savino - Norma Muñoz Ledo
Ciapoli e i semi cuore, Oso Melero 2022
• Violetta Colonnelli - Carlos Manuel Álvarez
Falsa Guerra, Sur 2022
• Silvia Falorni - Pedro Lemebel
Folle affanno, Edicola Edizioni 2022
• Francesco Ferrucci - Gonzalo Moure
Parole di caramello, Kalandraka Italia 2022
• Giordano Lupi - Felix Luís Viera
Senza tono né suono, Ass. Culturale Il Foglio 2022
• Laura Mongiardo - Luisa Valenzuela
Il procuratore muore, Edizioni le Assassine 2022
• Carlo Alberto Montalto - Federico Jeanmarie
Più leggero dell’aria, Pessime Idee 2022
• Maria Nicola - Federico Falco
Le pianure, Sur 2022
• Marta Rota Núñez - Maria José Ferrada
La casa sul cartello, Edicola Edizioni 2022
• Lucia Perillo - Lucia Baskaran
Corpi maledetti, Cento Autori 2022
• Alice Piccone - Pablo Palacio
Débora, Arcoíris 2022
• Emanuele Pirani - Pedro Mañas
Mani in alto!, Lapis 2022
• Ersilia Serri - Virginia Gasull
Nicole, AltreVoci Edizioni 2022
• Silvia Sichel - Francisco Dario
La notte, Edizioni degli Animali 2022
• Francesca Signorello - Martín Felipe Castagnet
I corpi dell’estate, Zona 42 2022
• Lorenzo Tassi - Alberto Laiseca
Grazie Chanchúbelo, Wojtek 2022
• Valentina Tomassini - Julieta Valero
I primi tre anni, Ensemble 2022
• Elisa Tramontin - Elisa Victoria
Vocedavecchia, Blackie 2022
• Elisa Tramontin - Augusto Moterroso
La parola magica, Occam 2022
• Raúl Zecca Castel - Johan Mijail
Chapeo, Arcoíris 2022

Lazzarato vince Premio Appiani 2023

Primo Premio

Francesca Lazzarato, per la traduzione di

Le cugine
di Aurora Venturini (Sur 2022)

Motivazione della giuria: la struttura e l’impianto del romanzo Le cugine di Aurora Venturini sono molto complessi da tradurre, rispecchiando una modalità di narrazione strettamente legata all’oralità, in cui la protagonista Yuna, che si definisce “minorata della parola”, in una sorta di viaggio di iniziazione che la porterà verso una vera e propria autonomia artistica, si abbandona a monologhi spesso privi di punteggiatura, in pieno flusso di coscienza e di pensieri. Non solo la struttura del romanzo, ma pure il gioco dei registri mette alla prova la traduttrice: la giovanissima narratrice passa infatti dal turpiloquio, all’uso di termini via via più colti (che reperisce costantemente dal dizionario che assurge a “modello”), fino ad espressioni colloquiali legate a un mondo ingenuo e infantile che si scontra con uno bestiale e mostruoso, in cui gli opposti arrivano pericolosamente a coincidere. In questo percorso la traduttrice riesce a rendere appieno la cifra emotiva dell’autrice, in cui l’anacronismo si mescola con la modernità, il dramma con la commedia, l’umorismo nero con spunti di comicità, lasciando spesso interdetto il lettore per la brutalità dell’osservazione dei fatti e dei personaggi. In una famiglia disfunzionale in cui assistiamo, esterrefatti, a una disumanizzazione delle figure rappresentate nelle loro miserie, ignoranze o ingenuità, e in cui gli uomini – sempre sullo sfondo – acquisiscono esclusivamente il ruolo vile di abusatori o violentatori.
Francesca Lazzarato riesce nell’intento di restituire in italiano la prosa trascinante, impetuosa, ma pure contundente e sarcastica della scrittrice, senza ricorrere a filtri o a edulcorazioni. Anche sul fronte della variante rioplatense dello spagnolo, si apprezza l’intento di lasciare nella lingua originale alcuni termini culturalmente marcati (es. puchero, gringos, tanos, mate, gallego, parrilla, asado, pan dulce…), realia che danno il sapore al lettore italiano di una cultura argentina spesso arcaica e affascinante. Si segnala che, oltre alla traduzione, l’edizione è provvista di brevi note a piè di pagina e pure di una postfazione lucida che ci guida alla lettura del testo, senza filtri, focalizzando l’attenzione su una scrittrice outsider, ultraottantenne, amica di Eva Perón, imparentata con Tomasi di Lampedusa, dal linguaggio audace e non convenzionale, fratturato ed irregolare.

La voce a te dovuta di Pedro Salinas edito da Passigli

Menzione speciale

Valerio Nardoni, per la traduzione di

La voce a te dovuta

di Pedro Salinas (Passigli, 2022)

Motivazione della giuria: l’edizione italiana si apre con una prefazione a cura del traduttore, che non solo offre un focus sull’autore e su un capolavoro della lirica amorosa spagnola del ‘900 (che si fa quasi universale), ma pure dà il senso del lavoro della traduzione che deve poter rendere nella versione italiana le venature di un rapporto amoroso clandestino, fatto di parole scritte, attese, incontri, ma al contempo di incertezze, paure, angosce. La traduzione di Valerio Nardoni sa esprimere la disperata ricerca di Pedro Salinas verso la donna amata che simboleggia una sorta di rifugio e di realtà sublimata in stridente contrasto con un mondo opprimente, asfissiante, sbiadito, non all’altezza dell’amore. I due poli della riflessione esistenziale di Salinas (mondo reale e mondo poetico) vengono ben espressi dal traduttore a partire dal titolo che attribuisce alla prefazione (“Palpito contro numero”), riuscendo a rendere appieno la cifra emotiva del poeta: è così che un “palpito” inteso come “brivido”, “sussulto”, lotta e si contrappone al “numero”, da interpretarsi come ordine precostituito, freddo, scientificamente arido. A livello stilistico il traduttore mostra un grande rispetto verso il testo di partenza, ne sa riprodurre il ritmo (settenari o ottonari), procedendo in modo metodologicamente coerente laddove, per esempio, si individuino dei neologismi oppure dei termini dilogici, cosciente al contempo di poter creare perdite linguistiche e culturali nel passaggio verso l’italiano. Il testo a fronte, per chi conosce lo spagnolo, permette un dialogo leale, franco e non filtrato con l’originale.